mercoledì 8 aprile 2009

Bigioni (Protezione civile): "Esemplare l'impegno e la fierezza del popolo abruzzese"

Intervista ad Andrea Bigioni, volontario della Protezione Civile MO.D.A.V.I. Lazio, arrivato ieri sui luoghi colpiti dal sisma, insieme alla prima squadra di volontari partita da Roma.

D. Da quanti volontari è composta la squadra?
R. La prima squadra partita da Roma è composta da 15 volontari. Siamo partiti in primissima mattinata, arrivando a L’Aquila intorno alle 8,30. Ci siamo poi uniti alla colonna abruzzese della Protezione Civile del MO.D.A.V.I. Abruzzo, arrivando ad un totale di oltre 80 volontari.

D. Qual è la situazione che avete trovato all’arrivo?
R. Siamo riusciti a capire l’entità dei danni provocati dal terremoto soltanto arrivando alla tendopoli allestita presso il campo sportivo di Piazza D’Armi. Avevamo già notato i primi effetti del terremoto sugli edifici del quartiere più nuovo posto alla periferia del capoluogo abruzzese, ma soltanto giunti nel centro storico della città ci siamo veramente resi conto del disastro causato dal sisma. L’Aquila è completamente distrutta e l’atmosfera che si respira è veramente surreale. Non c’è nessuno per le strade ed il silenzio è interrotto soltanto dalle sirene delle ambulanze e dei mezzi di soccorso.

D. Di cosa vi siete occupati all’arrivo?
R. Principalmente ci siamo occupati di allestire le tende, nonché di scaricare quei beni di prima necessità caricati sui nostri furgoni e frutto della raccolta del primo giorno di attività post-sisma. Le attività di soccorso sono infatti state riservate esclusivamente alle squadre dei vigili del fuoco, soprattutto dopo l’ultima forte scossa della serata di ieri.

D. Quali sono ora i vostri compiti sul campo?
R. Oggi abbiamo iniziato l’allestimento di una tendopoli vicina a quella di Piazza D’Armi. In questa operazione stiamo lavorando in stretto coordinamento con altre associazioni di Protezione civile, tra cui “Nuova Acropoli”. Stiamo inoltre svolgendo attività di segreteria e censimento degli sfollati, per il loro invio negli alberghi messi a disposizione sulla costa abruzzese. In giornata abbiamo visitato inoltre il Comune di Villa Sant’Angelo, in provincia de L’Aquila, che ha registrato ben 17 morti su 400 abitanti. Il paese è infatti totalmente distrutto e la popolazione sfollata e dirottata nei campi di accoglienza de L’Aquila.

D. Come stanno reagendo gli abruzzesi al terremoto?
R. In questa situazione così tragica, si è palesata tutta la dignità e la fierezza della popolazione abruzzese. Non ci si lascia infatti andare né alla disperazione né all’angoscia. Si stanno adoperando tutti per contribuire a prestare soccorso e a fornire assistenza, senza fermarsi mai. L’impegno e il coraggio profuso dagli abruzzesi ci lascia senza parole.